SOLENNITÀ DEL CORPUS DOMINI – 30° ORDINAZIONE PRESBITERALE DI DON MARIO DELLA GIOVANNA

Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?»…Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti”. (Mc 14,12;22-24)

Eucaristia, sacramento di comunione

Alla luce dell’Ascensione e della Pentecoste, pienezza del mistero pasquale, il gesto compiuto durante l’Ultima Cena di Gesù, assume oggi un significato ancora più profondo: grazie allo Spirito Santo, diventa un gesto eterno, infinito, del quale tutti possono nutrirsi. L’Eucaristia è esperienza di comunione, il dono di una vita che si fa amore; dentro questo mistero l’uomo ritrova il perdono che lo fa vivere e lo rende di nuovo capace di amare.

Eucaristia: non un gesto, uno stile

Non tanto e non solo “un gesto”, ma uno “stile”, un modo abituale di vivere, che rende capaci di prendere la vita tra le mani per offrirla in dono, per restituirla agli altri. Nell’Eucaristia capiamo cosa significa “Il regno di Dio si è fatto vicino”: sì, è presente nella Chiesa che vive dell’Eucaristia, che fa Eucaristia.

Sacramento incompiuto

Rimangono ancora attuali le parole dei Vescovi italiani: “Molti cristiani vivono senza Eucaristia. Altri fanno l’Eucaristia ma non fanno la Chiesa. Altri celebrano l’Eucaristia nella Chiesa, ma non vivono la coerenza dell’Eucaristia”. (“CEI, Eucarestia Comunione e Comunità”,1983,61). L’Eucaristia rimane ancora oggi un sacramento incompiuto!

Preghiera

Signore Gesù, 
nell’indicarmi di seguire l’uomo con la brocca d’acqua,
tu mi fai capire di seguire i passi di quanti vivono sul serio il battesimo:
aiutami a imitare quanti vivono una misura alta della vita.

Signore Gesù, 
nell’invitarmi al piano superiore,
tu mi chiedi di abbandonare un’appiattita condotta di vita:
aiutami a lasciarmi trasportare dai desideri che tu ispiri nel cuore.

Signore Gesù, 
nel donarmi pane e vino, Tuo Corpo e Tuo Sangue, 
tu m’insegni che la vita o è dono o non è vita:
aiutami, nutrito di Te, a fare della mia vita un’offerta gradita al Padre.

Signore Gesù, 
nel riunire i tuoi discepoli attorno alla tavola, 
tu m’insegni che non c’è Eucaristia senza fraternità
e non c’è fraternità senza servizio. 
Aiutami a fare della mia vita, una vita eucaristica. 
(Preghiera a cura di A.V.)

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