AUGURI DI NATALE ALLE COMUNITA’ PARROCCHIALI

Carissime sorelle e fratelli,

nell’avvicinarci alla festa del Santo Natale, sentiamo il desiderio di farci vicini a tutti! Di portare il saluto e l’augurio natalizio a tutte le nostre comunità parrocchiali, a tutte le famiglie.

In questi giorni sentiamo il desiderio di far nostro l’atteggiamento di Maria e Giuseppe, vorremmo metterci in viaggio, in cammino, con il cuore e di arrivare nelle vostre case, negli ambienti di lavoro, nelle scuole, in tutti i luoghi dove la vita “accade”, per portare il “dono” del Natale.

Nel cammino dell’avvento, abbiamo vissuto l’atteggiamento dell’ospitare. Abbiamo fatto nostro l’appello a lasciare che il Signore Gesù potesse trovare spazi di accoglienza dentro le nostre famiglie, le nostre vite. Natale non è solo un annuncio da ricevere. È anche un annuncio da portare. Siamo chiamati insieme ad essere comunità cristiane che generano ancora Cristo. Per essere generativi occorre scoprire il dono della fecondità. Abbiamo bisogno di ascolto di Dio e dei fratelli, di farci inquietare dal grido e dalla miseria dei poveri, di fare spazio alla Parola di Dio, di meditarla, di portarla nella nostra vita e permetterle di diventare carne con la nostra testimonianza, senza nascondere le nostre fatiche e le nostre resistenze.  

Natale è la festa dell’umanità che scopre vie di pace, di riconciliazione, di perdono per vivere insieme nella solidarietà e rendere così questo mondo migliore e più abitabile.

Natale è la festa dell’umanità che non si abitua al male della guerra, del terrore, della violenza, che non accettano di vedere nell’altro, nel diverso un nemico, che non si sottraggono alle esigenze dell’amore e della comunione.

In questo tempo ognuno di noi sappia trovare qualche minuto di tempo per stare davanti al presepio per contemplare il Dio vicino, il Dio che in Gesù Cristo si è fatto prossimo a tutti noi, che è venuto a condividere le nostre semplici vite, a soffrire delle nostre fatiche e a gioire delle nostre gioie.

Speriamo che questa vicinanza sia avvertita da quelli che si sentono più lontani da Lui, da quelli che la solitudine, la malattia, la mancanza di speranza, di lavoro, di prospettive, di una patria, rendono più tristi e forse anche più arrabbiati e disperati.

La contemplazione del Figlio di Dio, nato a Betlemme, susciti in noi questa domanda: e io, come posso farmi prossimo all’altro? Quale gesto posso fare, perché il Natale offra consolazione, speranza, fiducia, pace, gioia a chi non ne ha?

L’augurio è che, trovando una risposta a questa domanda, e compiendo qualche gesto di prossimità, di vicinanza all’altro, il Natale non resti un sentimento passeggero, ma incarni ancora nel nostro mondo l’amore di Dio, che ha voluto farsi come uno di noi, per renderci partecipi della sua stessa vita.

La poetessa Madeleine Delbrêl (1904-1964) contempla il Mistero del Natale del Signore così:

«Gesù, dappertutto, non ha cessato dessere inviato.

Noi non possiamo esimerci dessere, in ogni istante, glinviati di Dio nel mondo.

Gesù in noi, non cessa di essere inviato,

durante questo giorno che inizia,

a tutta lumanità, del nostro tempo, di ogni tempo,

della mia città e del mondo.

Attraverso i fratelli più vicini chegli ci farà servire, amare, salvare,

le onde della sua carità giungeranno sino in capo al mondo,

andranno sino alla fine dei tempi.

Benedetto questo nuovo giorno che è Natale per la terra,

poiché in me Gesù vuole viverlo ancora» (…).

Il Bambino di Betlemme accompagni il nostro cammino personale e comunitario! Ci avviciniamo sempre più all’istituzione della nostra Unità Pastorale e sentiamo tutta la fatica che questo comporta, ma anche la possibilità di generare nuove comunità cristiane! Accogliamo tutto come dono e ringraziamo chi con passione ed intelligenza sta costruendo cammini di pace e di fraternità! 

Buon Natale e felice Anno Nuovo

don Omar, don Mario,

don Angelo, don Marco, diacono Franco

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